Nel 2010 ho aperto la mia prima attività, ma nel 2016, tra debiti e dipendenza, ho perso tutto. Fu mia moglie Stella a scoprire la verità. Il 27 aprile 2017 ho toccato il fondo: drogato e ubriaco, mi trovò mio fratello steso a terra. Da lì decisi di chiedere aiuto e iniziai un percorso di psicoterapia.
Dopo varie ricadute e nuove consapevolezze, nel 2018 mi sono avvicinato alla crescita personale, promettendo a me stesso che, se fossi riuscito a farcela, avrei aiutato gli altri.
Da allora non mi sono più fermato: ho fatto volontariato, collaborato con comunità e centri di ascolto, e ho trasformato il mio dolore in una missione.
Oggi sono un life coach e aiuto chi sta vivendo momenti di difficoltà a ritrovare se stesso.
Questo percorso nasce dall’amore, dall’esempio di mia madre — una donna capace di donare amore incondizionato — e dalla convinzione profonda che nulla accade per caso.